Film: Andiamo a quel paese
Regia: Ficarra e Picone
Anno: 2014
Cast: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Tiziana Lodato, Lily Tirinnanzi, Francesco Paolantoni, Nino Frassica, Fatima Trotta
È UN PAESE PER VECCHI- “Il paese è piccolo, la gente mormora”. L’antico adagio popolare dipinge i paesani come gente abitudinaria, vecchia, impicciona, storicamente annoiata e dedita al chiacchiericcio. Monteforte non fa eccezione. Ci fanno i conti Salvo e Valentino, due palermitani trasferitisi nel piccolo borgo siciliano per andare a caccia di pensionati da spennare.
Un po’ come Checco Zalone – in Sole a Catinelle – che tornava dai vecchi parenti molisani per ricevere vitto, alloggio e rifilare qualche aspirapolvere, anche Salvo e Valentino se ne vanno in paese alla ricerca di “soldi facili”. Come sempre Salvo (Ficarra) è il più attivo, il più cinico, mentre Valentino (Picone) è quello più mite e romantico.
GALLINA VECCHIA…- Dal Paese con la “p” maiuscola a quello con la “p” minuscola, il passo è breve. Già dal titolo, “Andiamo a quel paese” tira in ballo fino alle più grottesche conseguenze quel malcostume e quell’arte di arrangiarsi italiane. L’idea di rappresentare gli anziani come l’unica fonte di guadagno per dei giovani senza futuro e senza lavoro è divertente; un po’ meno divertente è vedere questi vecchietti corteggiati, abbordati da orde di ragazzi assetati di soldi dell’Inps. La commedia Made in Italy facile e leggera vive di momenti “gratuiti” di parodia pura di derivazione phytoniana. Perfino la femme fatale del film, l’attrice e doppiatrice Lily Tirinnanzi, è un’improbabile signora in là con gli anni. Le giovani colleghe Fatima Trotta (conduttrice di Made in Sud) e Tiziana Lodato diventano due comprimarie al confronto.
Il passaggio da piccolo a grande schermo non ha mai giovato a Ficarra e Picone, in nessuno dei loro film. Impossibile giudicarli come attori di cinema, visto che tutto ciò che fanno è esattamente quello che facevano ai tempi di Zelig. Il brigadiere (Francesco Paolantoni) è probabilmente il personaggio più divertente del film e ricorda un po’ il commissario Winchester dei Simpsons vuoi per l’accento partenopeo, vuoi perché crede di sapere tutto del paese ed invece è sempre l’ultimo a sapere le cose. Nino Frassica è il barbiere impiccione e impomatato.
“COMPA’, COMPA’…”- Nonostante le ombre anche inquietanti che getta sul futuro del nostro Paese, la pellicola è leggerissima, quasi inconsistente, come la voglia di lavorare dei due protagonisti. Il film vive di sketch televisivi e di comicità telefonata e tutto ruota attorno al battibecco incessante tra Salvo e Valentino, da sempre motore della comicità di F&P. Funziona nel cabaret? Di brutto. Funziona al cinema? No.
BATTUTA CULT- “Una pensione è per sempre”
