COPY: una volta era solo il tizio che metteva la sua scrittura al servizio di un marchio. Oggi, più comunemente, è il tizio che scrive sul web. Qui il cinema la fa da padrone (sappilo), ma se l’isteria prende il sopravvento prendiamo e cambiamo linea editoriale “in corsa” trasformando tutto in un magazine di taglio e cucito specializzato in decori floreali e decoupage su legno. Perciò occhio. ISTERIA: nel linguaggio medico, nevrosi con instabilità emotiva, talvolta accompagnata da disturbi motori. La malattia del personaggio che fa la parte di Val Waxman in Hollywood Ending è paradigmatica di un caso d’isteria. Altre volte l’isteria si presenta nei termini di un trasformismo da assimilazione rapida ad un ambiente, come capita a Zelig. Entrambi sono film di Woody. WHAT: Copyisteria si scrive così: con la lettera I che segue la Y. E così adesso ogni volta che devo dire a qualcuno il nome del mio blog sto lì due ore a fare lo spelling e a cercare di spiegare che non si tratta di un refuso.#DICHESIPARLAQUI?
Cinema, arte, cose così. Impressioni, interviste.
#NAMING
COPY+ ISTERIA
“La penna è più potente della spada, e decisamente più comoda per scrivere” (Igor in Frankestein Jr, di Mel Brooks)
#L’AUTORE E I
COLLABORATORI
AUTORE- Su questo sito ci scrivo essenzialmente io, Copyisteria alias Giuseppe Piacente. Amo tutto ciò che è web, scritto e social. Sono giornalista, copywriter freelance e addetto stampa.
Ma a questo blog collaborano/hanno collaborato anche:
Giuseppe Maggioli, Maurizio Musu, Eleonora Taddei, Barbara Gigliotti, Caterina Mascaretti, Gustavo Ferrante, Maria Teresa Bianco, Filippo Narbone, Giulio De Arcangelis
#AMICI DI COPYISTERIA
“Se guadagna soldi, il Cinema è una industria. Se li perde, è un’arte”. (Millor Fernandes)