Il Club, di P. Larraìn. Dal 25 febbraio nelle sale italiane | Puoi reprimere ogni cosa ma non il desiderio

Arriva in sala il 25 febbraio distribuito da Bolero Film l’Orso d’Argento Il Club quinto film del cileno Pablo Larraín, regista a cui la Festa di Roma ha dedicato un omaggio con un’anteprima nazionale e la rassegna dei suoi precedenti lavori (Fuga, Tony Manero, Post Mortem, No – I giorni dell’arcobaleno) curata da Mario Sesti.

Il film è interpretato da Alfredo Castro, Roberto Farías, Antonia Zegers, Jaime Vadell, Alejandro Goic, Alejandro Sieverking, Marcelo Alonso, José Soza, Francisco Reyes. Di loro, Larraín dice: «Ho avuto il privilegio di poter contare su un gruppo di attori straordinari. Attori che ho ammirato per tutta la vita, e con molti dei quali avevo già lavorato prima. In quasi tutti i casi, la sceneggiatura che ho scritto con Daniel (Villalobos) e Guillermo (Calderón) è stata concepita avendo in mente questi attori, il che ci ha permesso di creare personaggi precisi, pericolosi, e straordinariamente misteriosi».

La formula “all in a box” va per la maggiore ultimamente. E allora, dopo The Eightful Eight, ecco un altro film tutto o quasi girato all’interno di una casa isolata, dove l’equilibrio di poche anime verrà stravolto dall’arrivo di un nuovo elemento. I paragoni con Tarantino finiscono qui, perchè chiusi in questa abitazione in una piccola città sul mare, Larraìn (uno dei registi più coraggiosi di questi ultimi tempi) ci mette quattro sacerdoti che convivono come in una sorta di prigione, al fine di espiare i peccati commessi in passato. I quattro vivono osservando un regime rigoroso sotto l’occhio vigile di una custode. All’improvviso, la fragile stabilità della loro routine verrà interrotta dall’arrivo di un quinto uomo, appena caduto in disgrazia, che porta con sé il suo passato oscuro.

«Ho avuto il privilegio di poter contare su un gruppo di attori straordinari. Attori che ho ammirato per tutta la vita, e con molti dei quali avevo già lavorato prima. In quasi tutti i casi, la sceneggiatura che ho scritto con Daniel (Villalobos) e Guillermo (Calderón) è stata concepita avendo in mente questi attori, il che ci ha permesso di creare personaggi precisi, pericolosi, e straordinariamente misteriosi».

«Sono sempre stato tormentato dal destino di quei sacerdoti che vengono rimossi dai loro incarichi dalla Chiesa stessa, in circostanze sconosciute, e allontanati dall’opinione pubblica», dice Larraín. «[…] Sacerdoti che nessuno sa dove siano finiti, in qualche modo scomparsi. Questi sacerdoti che si sono persi, uomini di fede e leader spirituali, non rientrano più nella sfera di controllo della Chiesa. Sono stati condotti in case di ritiro in totale silenzio. Dove sono quei sacerdoti? Come vivono? Chi sono? Cosa fanno?».

Il Club sarà in sala il 25 febbraio, distribuito da Bolero Film.

Author: copyisteria

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