NAMING
COPY+ ISTERIA
COPY: tizio che mette la sua scrittura al servizio di un marchio. Oggi, più comunemente, è il tizio che scrive sul web. Qui il cinema la fa da padrone (sappilo), ma se l’isteria prende il sopravvento prendiamo e cambiamo linea editoriale “in corsa” trasformando tutto in un magazine di taglio e cucito specializzato in decori floreali e decoupage su legno. Perciò occhio.
ISTERIA: nel linguaggio medico, nevrosi con instabilità emotiva, talvolta accompagnata da disturbi motori. La malattia del personaggio che fa la parte di Val Waxman in Hollywood Ending è paradigmatica di un caso d’isteria. Altre volte l’isteria si presenta nei termini di un trasformismo da assimilazione rapida ad un ambiente, come capita a Zelig. Entrambi sono film di Woody.
“La divergenza tra me e Freud sta nel fatto che lui crede che l’invidia del pene sia caratteristica delle sole donne” (Woody Allen, Zelig)
COPYIST: in inglese “copyist” è il tizio che fa le fotocopie, il che trasmette tanta umiltà e tanta contemporaneità.
WHAT
Copyisteria si scrive così: con la lettera I che segue la Y. E così adesso ogni volta che devo dire a qualcuno il nome del mio blog sto lì due ore a fare lo spelling e a cercare di spiegare che non si tratta di un refuso.
“La penna è più potente della spada, e decisamente più comoda per scrivere” (Igor in Frankestein Jr, di Mel Brooks)