Film: A testa alta (orig. La tete haute)
Regia: Emmanuelle Bercot
Anno: 2016
Cast: Catherine Deneuve, Rod Paradot
Dominatore annunciato dei Cesar 2016 (Gli Oscar d’Oltremanica), A Testa Alta è un film che tratta il delicato tema della rieducazione dei giovani con un passato difficile ed è diretto dall’attrice/regista Emmanuelle Bercot, attualmente impegnatissima in questo doppio ruolo (recita in Mon Roi al fianco di Vincent Cassel).
L’ODIO- Il 17enne Malony viene seguito personalmente dalla giudice minorile Florence a causa delle sue scorribande turbolente fatte di violenza gratuita e odio per lo Status Quo: scenario comune e anche abbastanza giustificato visto il vissuto del ragazzo. La madre di Malony è una donna che sembra più grande di lui di appena una decina d’anni, una giovane a cui viene sottratto l’altro figlio per via della sua situazione economica precaria e della condotta a dir poco immatura. Le cose cambieranno nella testa del giovane protagonista quando nella sua vita comincerà a farsi strada una ragazza (Diane Rouxel) che sembra aver capito quanto dolore si nasconda dietro le sue bravate.
Rod Paradot a metà strada tra il giovane Vincent Cassel ne L’Odio e il primo Brad Pitt: insomma, segnatevi questo nome.
Il rapporto con il nuovo educatore ma soprattutto l’amore sono le chiavi di volta per la maturazione di Malony, ma comporteranno ulteriori sofferenze e responsabilità inaspettate. Il film è senza dubbio interessante e offre diversi spunti di riflessione su una tematica già ampiamente vista sul grande schermo, quella dei “ragazzi difficili”. I fatti avvengono in maniera molto ritmata, la regista indugia tutto il tempo sulle disavventure, sulle ragazzate, sul sesso fugace e sulle liti all’interno dell’Istituto, tanto che a tratti il realismo “alla Dardenne” che riesce a dare al film lascia spazio a qualcosa di diverso che ricorda da vicino un certo cinema nostrano risalente a un bel po’ di anni fa (Marco Risi, Francesca Archibugi).
A Testa Alta parte per raccontare la verità vera con i toni crudi di un Kassovitz o di un Audiard (Il Profeta) ma dopo non molto vira su qualcos’altro. Il film è una storia di formazione, di maturazione e di riscatto indubbiamente ben realizzata a cui si fa un po’ fatica a credere. Menzione d’onore per il cast, in cui spiccano un totem del cinema francese, Catherine Deneuve, la giovane Diane Rouxel e un fenomenale Rod Paradot a metà strada tra il giovane Vincent Cassel ne L’Odio e il primo Brad Pitt: insomma, segnatevi questo nome.
FRASE CULT: “Prendi le mani che ti vengono tese. Ora o mai più”.