CINEMA . L’ORA LEGALE, di Ficarra&Picone | Siamo davvero pronti all’ora legale?

CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NIENTE- Dopo 15 anni di corruzioni, appalti truccati, raccomandazioni e politica del malaffare, ecco il nuovo corso della politica locale. Siamo a Pietrammare, paesino fittizio della Sicilia (in realtà è Termini Imerese) dove la rielezione del vecchio sindaco mafioso, complice il suo arresto, si risolve a favore del candidato che non ti aspetti: Natoli, vedovo, persona integerrima, padre devoto e politico refrattario a ogni genere di corruzione, anche la più piccola. I giovani indignados di Pietrammare sono tutti dalla sua parte. Il cambio di poltrona dapprima genererà entusiasmi nella piccola comunità, ma poi…

Il film fa ridere, specie nella prima parte, merito dello script ma anche della verve comica di caratteristi come Leo Gullotta in versione “prete con B&B”, Tony Sperandeo sindaco corrotto e sorridente che se non fosse per l’accento sarebbe Berlusconi e ancora Francesco Benigno parcheggiatore abusivo, la sgangherata crew di vigili urbani capitanati da Sergio Friscia e Antonio Catania…

IL VENTO DEL CAMBIAMENTO- Negli ultimi anni, raccontare l’Italia con il linguaggio della commedia è qualcosa che hanno provato a fare in molti tra tanti bassi e pochi alti. Se per alcuni comici della scuola di Zelig/ Mai dire il passaggio da piccolo a grande schermo ha rappresentato un problema non indifferente, per altri la cosa è andata via via scemando, leggi Aldo, Giovanni e GiacomoFicarra & Picone, dal canto loro, dal 2007 ad oggi hanno cercato di far ridere e riflettere servendosi delle loro maschere sicule e della verve terrona, talvolta riuscendoci e talvolta no ma ottenendo sempre buoni risultati al botteghino.

Partendo da una piccola realtà di provincia, questa commedia si prende la briga di andare piuttosto a fondo su tematiche serie e d’attualità, senza scadere nella banalità o nel vuoto di argomenti. 

Sì, ma ce lo farà quel favore?

“Sì, ma ce lo farà quel favore?” 

Quella che all’apparenza sembrerebbe l’ennesima commedia leggera da consumare e digerire nel tempo di una risata è in realtà un film ben costruito, con trovate sempre funzionali alla trama che non scadono mai nella mera collezione di gag. La notizia più importante, però, è che il film fa ridere, specie nella prima parte, merito dello script ma anche della verve comica di caratteristi di grande livello come Leo Gullotta in versione “prete con B&B”, Tony Sperandeo sindaco corrotto e sorridente che se non fosse per l’accento sarebbe Berlusconi (approposito, il film è distribuito da Mediaset!) e ancora Francesco Benigno parcheggiatore abusivo, la sgangherata crew di vigili urbani capitanati da Sergio Friscia e Antonio Catania. Finalmente le maschere di Ficarra&Picone vengono valorizzate da una sceneggiatura che ne esalta le caratteristiche mimiche e recitative, avvalendosi del contributo di penne importanti come Edoardo De Angelis (Mozzarella Stories), Nicola Guaglianone (Lo chiamavano Jeeg Robot) e Fabrizio Testini. 

Il verdetto finale del film è severo e coraggioso, tutt’altro che leggero: la legalità, contro cui si innalza la fantastica triade di poteri forti nel finale, è inapplicabile.

Più che i precedenti lavori del duo comico siciliano, L’Ora Legale ricorda in parte Qualunquemente (G. Manfredonia, 2011) e in parte la satira dei film di Checco Zalone. L’ultimo film di Ficarra&Picone è la lieta sorpresa che non ti aspetti, il film che Qualunquemente avrebbe tanto voluto essere e anche un finale che Zalone non avrebbe mai avuto il coraggio di raccontare. Giù il cappello.

 

Author: copyisteria

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